Santi e altari

P. 560, Libro Storia dell’Istituto Cavanis - Congregazione delle Scuole di Carità.

Titolo: Storia dell’Istituto Cavanis – Congregazione delle Scuole di Carità 1772-2020

Autore: Giuseppe Leonardi, CSCh

Numero di pagine: 3.793

Lingua: ITALIANO

Anno: 2022 (*Aggiornato 2023)

Parole Chiave:

Congregazione Cavanis, educazione cristiana, Marco Cavanis, Antonio Cavanis, Venezia, pedagogia, vocazione, spiritualità, formazione giovanile, missione educativa, carisma, scuola cattolica, storia ecclesiastica, apostolato, congregazione religiosa, povertà educativa, Chiesa cattolica, evangelizzazione, comunità religiosa, tradizione.

Riassunto:

Quest’opera offre un ampio e documentato percorso storico sulla nascita, lo sviluppo e la missione educativa della Congregazione dei Padri Cavanis, fondata dai fratelli Marco e Antonio Cavanis a Venezia nel XIX secolo. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Giuseppe Leonardi ripercorre i momenti chiave dell’espansione della Congregazione in Italia e nel mondo, mettendo in luce la vocazione alla formazione cristiana e civile dei giovani, in particolare dei più poveri. L’autore evidenzia inoltre la spiritualità cavanisiana, fortemente radicata nella pedagogia dell’amore, nell’apostolato educativo e nella fedeltà alla Chiesa. L’opera si conclude con una riflessione aggiornata sulle sfide e prospettive della Congregazione nel contesto contemporaneo

8.9 Santi e altari

Si può farsi un’idea delle devozioni dei padri fondatori per i santi anche dagli altari che eressero nella chiesa di S. Agnese, quella nella quale tra l’altro erano stati battezzati, da loro riacquistata alla Chiesa (1839) e riaperta al culto (1854); e dalle relative pale da altare. È da notare che in questo atto di ricostruzione essi non tennero conto delle devozioni ai santi rappresentate dagli altari di S. Agnese dei tempi in cui era ancora chiesa parrocchiale, prima dell’abolizione e dell’incameramento napoleonici nel 12 aprile 1810; devozioni e santi che essi conoscevano benissimo, essendo stata quella la loro chiesa parrocchiale per una trentina d’anni. Da notare il piccolo numero di altari eretto nella chiesa rinnovata (sei altari laterali e l’altare maggiore, sette in tutti), molto minore del numero di altari presenti nell’antica chiesa (11 o 15). Questa diminuzione di numero può dipendere da una necessaria contenzione di spesa; ma non si esclude che possa dipendere anche da una notevole discrezione dei fondatori nel culto dei santi.

Come si è detto sopra, essi eressero gli altari del Santissimo Sacramento, della Madonna, di S. Giuseppe Calasanzio, di S. Agnese, patrona titolare o eponima della chiesa, di S. Alfonso de’ Liguori, dell’Angelo Custode e dei Santi veneziani. Tale scelta senza dubbio rappresenta in buona parte la devozione dei fondatori e della Congregazione; è però influenzata necessariamente dal titolo della chiesa per quanto riguarda l’altare e la pala di S. Agnese vergine e martire; è influenzata dal fatto che la chiesa si trova a Venezia, riguardo all’altare e alla pala dei Santi veneziani; non ne eressero un altare, ovviamente, a Lendinara o a Possagno. Non si esclude che nel periodo dal 1850 (circa) al 1854 (data di dedicazione e inaugurazione della chiesa) possano aver avuto qualche influenza anche gli astri nascenti di P. Sebastiano Casara e, prima, di P. Vittorio Frigiolini, morto nel 1852.

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