San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660)

Pp. 551-552, Libro Storia dell’Istituto Cavanis - Congregazione delle Scuole di Carità.

Titolo: Storia dell’Istituto Cavanis – Congregazione delle Scuole di Carità 1772-2020

Autore: Giuseppe Leonardi, CSCh

Numero di pagine: 3.793

Lingua: ITALIANO

Anno: 2022 (*Aggiornato 2023)

Parole Chiave:

Congregazione Cavanis, educazione cristiana, Marco Cavanis, Antonio Cavanis, Venezia, pedagogia, vocazione, spiritualità, formazione giovanile, missione educativa, carisma, scuola cattolica, storia ecclesiastica, apostolato, congregazione religiosa, povertà educativa, Chiesa cattolica, evangelizzazione, comunità religiosa, tradizione.

Riassunto:

Quest’opera offre un ampio e documentato percorso storico sulla nascita, lo sviluppo e la missione educativa della Congregazione dei Padri Cavanis, fondata dai fratelli Marco e Antonio Cavanis a Venezia nel XIX secolo. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Giuseppe Leonardi ripercorre i momenti chiave dell’espansione della Congregazione in Italia e nel mondo, mettendo in luce la vocazione alla formazione cristiana e civile dei giovani, in particolare dei più poveri. L’autore evidenzia inoltre la spiritualità cavanisiana, fortemente radicata nella pedagogia dell’amore, nell’apostolato educativo e nella fedeltà alla Chiesa. L’opera si conclude con una riflessione aggiornata sulle sfide e prospettive della Congregazione nel contesto contemporaneo

8.3 S. Vincenzo de’ Paoli (1581-1660) 

Viene spesso ricordato come patrono di certe realtà nelle tradizioni dell’Istituto: patrono delle conferenze per gli ecclesiastici; patrono ufficiale del ramo femminile antico dell’Istituto ed è stato il primo dei quattro santi «incaricati» ufficiosamente e poeticamente (anche scherzosamente, un po’ di buon umore alleggerisce l’ambiente, in tempo di guerra) di proteggere e difendere i quattro angoli della casa (o meglio convento) del ramo femminile Cavanis dai bombardamenti dell’artiglieria austriaca durante l’assedio di Venezia nel 1849. San Vincenzo viene nominato almeno 16 volte nella Positio e almeno 34 volte nell’Epistolario e Memorie.

È ricordato chiaramente come patrono del ramo femminile, per opposizione all’Istituto maschile, nella relazione di P. Marco sul viaggio a Roma: “In questa mattina [P. Marco] celebrò il divin Sacrificio nella chiesa dei PP. della Missione a Monte Citorio all’Altare di S. Vincenzo de (sic) Paoli Protettore dell’altro Istituto delle Scuole femminili di Carità, eretto dal Sacerdote medesimo.”

Nelle regole manoscritte del 1831 si dice: «… i protettori speciali dei due istituti pii, S. Giuseppe Calasanzio e S. Vincenzo de’ Paoli.»; e nelle costituzioni del 1837 la sua festa è considerata per noi tanto solenne quanto quella di S. Giuseppe Calasanzio, e il giorno prima si digiunava ugualmente in onore dei due santi. 

Successivamente, forse a partire dagli anni ‘30 del secolo scorso, fu considerato patrono del nostro ministero degli esercizi spirituali, secondo scopo apostolico dell’Istituto, e in particolare della nostra prima casa di Esercizi spirituali, quella del Sacro Cuore a Possagno (Treviso, Italia), la cui costruzione è stata iniziata in quel periodo; lì c’è un bassorilievo in marmo bianco incassato nei muri esterni del più antico modulo della casa. In una occasione, P. Aurelio Andreatta scrive nel Diario della Congregazione: “Il 19 [luglio 1940, il preposito, P. Aurelio Andreatta] canta la Messa di S. Vinc. De Paoli, nostro Patrono, in Col Draga, parlando anche, alla sera, dopo i Vespri, delle virtù di questo eroe della Carità”. Eppure, non si può considerarlo veramente come secondo patrono dell’Istituto Cavanis, cioè di quello maschile e delle sue opere.

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