Sacro Cuore di Gesù

Pp. 558-569, Libro Storia dell’Istituto Cavanis - Congregazione delle Scuole di Carità.

Titolo: Storia dell’Istituto Cavanis – Congregazione delle Scuole di Carità 1772-2020

Autore: Giuseppe Leonardi, CSCh

Numero di pagine: 3.793

Lingua: ITALIANO

Anno: 2022 (*Aggiornato 2023)

Parole Chiave:

Congregazione Cavanis, educazione cristiana, Marco Cavanis, Antonio Cavanis, Venezia, pedagogia, vocazione, spiritualità, formazione giovanile, missione educativa, carisma, scuola cattolica, storia ecclesiastica, apostolato, congregazione religiosa, povertà educativa, Chiesa cattolica, evangelizzazione, comunità religiosa, tradizione.

Riassunto:

Quest’opera offre un ampio e documentato percorso storico sulla nascita, lo sviluppo e la missione educativa della Congregazione dei Padri Cavanis, fondata dai fratelli Marco e Antonio Cavanis a Venezia nel XIX secolo. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Giuseppe Leonardi ripercorre i momenti chiave dell’espansione della Congregazione in Italia e nel mondo, mettendo in luce la vocazione alla formazione cristiana e civile dei giovani, in particolare dei più poveri. L’autore evidenzia inoltre la spiritualità cavanisiana, fortemente radicata nella pedagogia dell’amore, nell’apostolato educativo e nella fedeltà alla Chiesa. L’opera si conclude con una riflessione aggiornata sulle sfide e prospettive della Congregazione nel contesto contemporaneo

8.8 Sacro Cuore di Gesù

Si trova un unico caso di riferimento dei fondatori alla devozione al S. Cuore, tardivamente, nel 1851, in lettera riprodotta nell’VIII volume dell’Epistolario con la seguente frase: “Se non fu ancora introdotta [nella Congregazione, NdA] la tenerissima divozione al SS. Cuore di N.S.G.C., si è peraltro nella disposizion d’introdurla quando siasi aperta la chiesa, e a tale effetto si è ormai fatta dipingere la sacra Immagine insiem con quella del Sacro Cuor di Maria”. 

D’altra parte, al tempo dei fondatori la devozione al S. Cuore di Gesù non era ancora molto diffusa a livello mondiale. Sebbene già nel vangelo di Giovanni (19,34) si accenni al cuore di Gesù con commoventissime parole, pure nello stile stringato di Giovanni (più esattamente si accenna al suo fianco o costato, ma se ne esce sangue ed acqua è dal cuore); e se ci sono cenni di devozione a questo sacratissimo cuore in scritti di mistiche medioevali tedesche (santa Matilde di Magdeburgo e santa Gertrude di Efta, ambedue della prima metà del secolo XIII), è il 1695 l’anno in cui si può porre l’inizio della devozione al S. Cuore in senso moderno: è l’anno delle visioni di Santa Margherita Maria Alacoque; oppure prima, nella vita e negli scritti di San Francesco di Sales (1567-1622).

Il culto e la devozione al S. Cuore di Gesù furono estesi alla Chiesa universale nel 1856 (dopo la morte di P. Marco, e quando P. Antonio era ormai vicino anche lui alla morte; e due anni dopo la riapertura della chiesa di S. Agnese) da papa Pio IX. Leone XIII a sua volta nel 1899 approvò le litanie del S. Cuore e gli consacrò l’umanità e il mondo.

In Congregazione, non si ha notizia del quadro (o pala d’altare?) cui accenna P. Marco nella lettera a un sacerdote citata sopra, e comunque non ci fu mai in S. Agnese un altare del S. Cuore. 

La devozione del S. Cuore di Gesù cominciò a essere sistematicamente praticata in Congregazione solo dopo la consacrazione dell’Istituto al S. Cuore, decisa nel capitolo generale del 1913 e messa in atto nel 2° venerdì del mese di ottobre 1913 dal preposito generale P. Augusto Tormene; fu dopo di questa consacrazione che si cominciò a mettere i tutte le aule e camere l’immagine del S. Cuore e a istituire in congregazione la pia pratica dei Primi Venerdì del Mese. Si veda in proposito quanto riportato a proposito del mandato di P. Augusto Tormene.

Nel 1943 fu inaugurato il bell’affresco di Pino Casarini nel catino absidale della chiesa, rappresentante Gesù com Pantocrator, aggiungendo però il dettaglio del suo Cuore.

Negli stessi anni si dava il nome del S. Cuore di Gesù alla casa Cavanis per gli Esercizi Spirituali in Coldraga a Possagno; e si consacrava la chiesa con lo stesso nome, e in segno della stessa devozione (2 giugno 1939).

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