Infanzia e adolescenza dei fratelli Cavanis

Pp. 68-74, Libro Storia dell’Istituto Cavanis - Congregazione delle Scuole di Carità.

Titolo: Storia dell’Istituto Cavanis – Congregazione delle Scuole di Carità 1772-2020

Autore: Giuseppe Leonardi, CSCh

Numero di pagine: 3.793

Lingua: ITALIANO

Anno: 2022 (*Aggiornato 2023)

Parole Chiave:

Congregazione Cavanis, educazione cristiana, Marco Cavanis, Antonio Cavanis, Venezia, pedagogia, vocazione, spiritualità, formazione giovanile, missione educativa, carisma, scuola cattolica, storia ecclesiastica, apostolato, congregazione religiosa, povertà educativa, Chiesa cattolica, evangelizzazione, comunità religiosa, tradizione.

Riassunto:

Quest’opera offre un ampio e documentato percorso storico sulla nascita, lo sviluppo e la missione educativa della Congregazione dei Padri Cavanis, fondata dai fratelli Marco e Antonio Cavanis a Venezia nel XIX secolo. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Giuseppe Leonardi ripercorre i momenti chiave dell’espansione della Congregazione in Italia e nel mondo, mettendo in luce la vocazione alla formazione cristiana e civile dei giovani, in particolare dei più poveri. L’autore evidenzia inoltre la spiritualità cavanisiana, fortemente radicata nella pedagogia dell’amore, nell’apostolato educativo e nella fedeltà alla Chiesa. L’opera si conclude con una riflessione aggiornata sulle sfide e prospettive della Congregazione nel contesto contemporaneo

1.1 Infanzia e adolescenza

27 aprile 1769
Matrimonio dei genitori dei fondatori nella chiesa di S. Bonaventura vicino a S. Alvise nel sestiere di Cannaregio, Venezia.

30 luglio 1770
Nascita di Apollonia, sorella maggiore dei fondatori.

4 agosto 1770
Battesimo di Apollonia nella chiesa parrocchiale di S. Agnese.95

16 gennaio 1772
Nascita a Venezia, del conte Anton’Angelo Cavanis.96

22 gennaio 1772
Battesimo di Antonio nella chiesa parrocchiale di S. Agnese.

19 maggio 1774
Nascita a Venezia di suo fratello minore, il conte Marcantonio Cavanis.97

26 maggio 1774
Battesimo di Marco nella chiesa parrocchiale di S. Agnese.

23 marzo 1776
Morte della nonna paterna dei fondatori.

7 giugno 1778
Prima confessione di Antonio.

4 luglio1778
Inizio degli studi di Antonio

30 marzo 1780
Prima confessione di Marco.

8 maggio 1780
Inizio degli studi di Marco.

27 maggio 1780
Cresima di Antonio.

16 luglio1782
Prima Comunione di Antonio.

3 ottobre 1784
Cresima di Marco.

11 settembre 1785
Prima Comunione di Marco.

Box: un ritratto infantile e uno giovanile di P. Anton’Angelo Cavanis

Siamo abituati a vedere i venerabili fondatori rappresentati in età molto avanzata o addirittura con un aspetto decrepito. Succede di diventare vecchi, se non si muore prima; ma tutti i vecchi sono stati bambini, ragazzini, adolescenti, giovani, adulti, prima di arrivare all’estrema età.

Il problema è che al tempo della gioventù e dell’età matura di Antonio e Marco Cavanis le fotografie non esistevano: le prime foto, eseguite con il più antico processo fotografico98 e dette dagherrotipi, dal nome dell’inventore Louis J.M. Daguerre (1787-1851), quasi contemporaneo dei fondatori (1772-1858 P. Antonio; 1774-1853 P. Marco), cominciarono a circolare in Francia nel 1839, quando i due fratelli erano già ultrasessantenni, e si diffusero solo più tardi nel mondo e quindi in Italia, a cominciare da Firenze.

Inoltre, i fondatori non erano tipi da andare dal fotografo per farsi fotografare, anche se ci fosse stato a Venezia, del che dubito, un fotografo durante la loro vita. Erano poi così umili, che non accettavano di sottomettersi a farsi fare un ritratto da un pittore, come desideravano e suggerivano istantaneamente i loro primi discepoli e compagni nelle Scuole di Carità.

I loro ritratti di cui disponiamo, sia come litografie, con la cui tecnica sono stati eseguiti i più antichi ritratti dei nostri, sia come incisioni in rame (stampe calcografiche), sia come ritratti a olio su tela, hanno in genere come base, per P. Antonio, la sua maschera funebre eseguita in gesso subito dopo la morte. Naturalmente una maschera funebre non rappresenta la persona in uno dei suoi migliori momenti, ma almeno c’era di lui qualche base per un ritratto. La maschera funebre in gesso di cui di parla è conservata nell’Archivio storico dell’Istituto a Venezia in Casa-madre.

Di P. Marco non abbiamo nessuna base concreta e i ritratti, dei tipi sopra ricordati, sono fondati soltanto sulla memoria, come oggi si farebbe un identikit ascoltando la descrizione di un volto dalla bocca di una persona che ne conosceva le fattezze.

Del contino Antonio Cavanis esistono tuttavia nel suddetto Archivio storico, nel settore di reliquie, due immagini poco conosciute ma molto interessanti:

Due ritratti-miniature di forma ovale, una molto piccola (cm 1,3 x 1) di Antonio da bambino di forse otto a dieci anni, con un viso dolcissimo, i capelli lunghi alla spalla e neri, una giacca rossa, una camicia a fiori, un colletto alto forse di pizzo; l’altra è la miniatura-ritratto, un po’ più grande (cm 4 x 3,1) di un giovanissimo don Antonio, di una ventina d’anni o poco più, in abito ecclesiastico.

Forse all’epoca in cui la miniatura fu dipinta, a tempera, l’abatino Antonio era solo chierico tonsurato in ordini minori; forse era già prete ordinato da poco, in ogni caso egli veste la talare nera con i bottoni più chiari e il collarino romano ceruleo, porta i capelli lunghi e due baffetti appena visibili.

Scopriamo con commozione che i suoi occhi erano anch’essi cerulei, i capelli erano neri o comunque molto scuri, mentre siamo abituati a vederlo sempre con i capelli bianchi. Non abbiamo purtroppo miniature analoghe di P. Marco.

È probabile che i medaglioni che contenevano le miniature siano stati a suo tempo venduti assieme agli altri gioielli della madre dai due figli per far fonte alle spese sempre maggiori per il sostentamento della Scuole di Carità.

A parte queste miniature di Antonio, le immagini più antiche dei due fondatori sono due stampe litografiche datate del 1853, anno della morte di P. Marco e realizzate dal disegnatore Giovanni Contarini e dall’incisore Rosa, come incisioni in pietra calcarea litografica; quella di P. Antonio forse, ma soltanto forse, fu realizzata dal vero. Esse sono pubblicate come frontespizio duplice nella Positio per la loro causa di beatificazione.

Le due miniature dipinte a tempera dovevano essere contenute in due diversi medaglioni da collana, che la madre, Donna Cristina Pasqualigo Basadonna, portava al collo.
Esse sono riprodotte nella biografia documentata dei fondatori scritta da P. Francesco Saverio Zanon nel 1925, e nella Positio, scritta da P. Aldo Servini, nella tavola quarta.

9 gennaio 1787
Antonio e Marco superano gli esami e diventano cancellieri della Repubblica di Venezia.99

21 gennaio 1788
Antonio eletto segretario straordinario.

28 dicembre 1789
Antonio diventa segretario del governatore delle galere.

1790 o 1791
Antonio sente il desiderio di entrare in un istituto religioso, ma suo padre gli nega di realizzare il suo desiderio e la sua vocazione.

23 novembre 1793
Morte del conte Giovanni, il loro padre.

5 marzo 1794
Antonio rinuncia alla carriera a Palazzo Ducale e prende la veste talare.

6 aprile 1794
Antonio riceve la tonsura e i quattro ordini minori.

14 giugno 1794
Antonio riceve il suddiaconato.

20 dicembre 1794
Antonio riceve il diaconato.

21 marzo 1795
Don Antonio è ordinato prete.

17 marzo 1795
Marco inizia la sua carriera al servizio del governo della Repubblica di Venezia e poi la prosegue nei diversi apparati statali fino al 1806.

1796
P. Antonio fonda l’Accademia di S. Tommaso d’Aquino, per favorire la formazione del clero veneziano.

1797
Antonio comincia a insegnare ad alcuni giovani a casa sua. Nel 1804 P. Antonio dichiarerà alle autorità austriache questa scuola come scuola domestica in un formulario. Evidentemente tale scuola era ancora aperta in quella data, perché rilasciò l’indirizzo esatto della sua casa paterna: Zattere, n. 991. Questo numero non corrisponde alla numerazione attuale. Il palazzo, attualmente, nelle due porte esterne, rappresentanti due diversi ingressi con i rispettivi androni o entrade, e gli scaloni indipendenti, che hanno attualmente i numeri 920 (porta orientale, che porta al primo piano o piano nobile) e 921 (porta occidentale, che porta al secondo piano, dove abitava la famiglia Cavanis).100 La numerazione delle case è cambiata a Venezia durante la dominazione austriaca.

1797
Probabilmente è questo l’anno in cui Marco Cavanis, non volendo compiere un atto ingiusto legato alla sua professione di funzionario pubblico, fu minacciato con una spada e gli viene infilzato il cappello, ma si mantiene fermo nella sua decisione.

1 dicembre 1799 – 14 marzo 1800
Conclave tenuto a Venezia nell’Isola di S. Giorgio, per l’elezione di Papa Pio VII, incoronato a il 21 marzo 1800.

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