Titolo: Storia dell’Istituto Cavanis – Congregazione delle Scuole di Carità 1772-2020
Autore: Giuseppe Leonardi, CSCh
Numero di pagine: 3.793
Lingua: ITALIANO
Anno: 2022 (*Aggiornato 2023)
Parole Chiave:
Congregazione Cavanis, educazione cristiana, Marco Cavanis, Antonio Cavanis, Venezia, pedagogia, vocazione, spiritualità, formazione giovanile, missione educativa, carisma, scuola cattolica, storia ecclesiastica, apostolato, congregazione religiosa, povertà educativa, Chiesa cattolica, evangelizzazione, comunità religiosa, tradizione.
Riassunto:
Quest’opera offre un ampio e documentato percorso storico sulla nascita, lo sviluppo e la missione educativa della Congregazione dei Padri Cavanis, fondata dai fratelli Marco e Antonio Cavanis a Venezia nel XIX secolo. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Giuseppe Leonardi ripercorre i momenti chiave dell’espansione della Congregazione in Italia e nel mondo, mettendo in luce la vocazione alla formazione cristiana e civile dei giovani, in particolare dei più poveri. L’autore evidenzia inoltre la spiritualità cavanisiana, fortemente radicata nella pedagogia dell’amore, nell’apostolato educativo e nella fedeltà alla Chiesa. L’opera si conclude con una riflessione aggiornata sulle sfide e prospettive della Congregazione nel contesto contemporaneo
1.2 Inizio produttivo
2 maggio 1802
Inizio dell’opera Cavanis con la fondazione della Congregazione di Maria. È ciò che chiamavano e si chiama ancora in Istituto “l’inizio di tutto”.
3 ottobre 1802
I Cavanis aprono l’“Orto”, cioè uno spazio ludico ed educativo per i bambini e ragazzi (molto raro trovarlo ancora oggi a Venezia dove giardini e play-ground sono quasi assenti).
2 gennaio1804
Inizio delle scuole Cavanis gratuite in una classe di una casetta in affitto situata all’estremità orientale di calle Baleca al n. 1064,101 sita nel territorio della parrocchia di S. Trovaso.102 A guardare i ninsioleti con l’indicazione dei toponimi, sembra che ancora adesso il rio terà de la Carità103 e la Cale larga Nani appartengano alla parrocchia di S. Trovaso,104 a differenza della casa madre dell’Istituto, che appartiene come si sa alla parrocchia di S. Maria del Rosario.
1 settembre 1805
S. Giuseppe Calasanzio fu scelto dai fondatori come patrono dell’opera Cavanis.105
13 febbraio 1806
Marco106lascia il suo lavoro e la sua carriera e indossa la veste ecclesiastica. I due fratelli continuano però ad abitare con la madre e la sorella nel palazzo natale.
20 dicembre 1806
Ordinazione presbiterale del P. Marco.
16 luglio1806
Acquisto, da considerarsi quasi miracoloso,107di palazzo Da Mosto per le scuole.
27 agosto 1806
Per la seconda volta si trova il nome di S. Giuseppe Calasanzio nelle “Memorie” della Congregazione in qualità di “patrono delle Scuole di Carità”.108
29 giugno 1807
D’ordine del governo francese la Congregazione mariana, come tutte le associazioni del genere, viene sciolta. Le scuole e le altre attività però continuano.
26 aprile 1808
Apertura di una tipografia come istituto scolastico professionale ante litteram. A volte, questa iniziativa dei Padri viene sminuita per il fatto che la “scuola di lavoro”, chiusa due anni dopo dall’apparato di governo napoleonico, ebbe poco risultato e, tra l’altro non fu ripresa in seguito;109 eppure, quarantacinque anni dopo c’era ancora chi si ricordava con gratitudine personale di quella scuola professionale: l’articolo con cui l’antico quotidiano “Gazzetta Ufficiale di Venezia” annunciava la morte del P. Marco, in data 11 ottobre 1853, era firmato da un sig. “Jacopo Gavagnin, proto della tipografia della Gazzetta”, il quale concludeva l’articolo con la dichiarazione significativa: “Un sentimento di vera gratitudine vuol poi che ricordi aver egli eretta apposita tipografia, onde in quella io apprendessi l’arte, che da quasi cinquant’anni esercito”.110 Sta parlando, ovviamente, dell’arte o professione della tipografia.
10 settembre 1808
Fondazione di una casa per ragazze111dette da loro “periclitanti donzelle”, ossia «ragazze non sposate in pericolo [di prendere una cattiva strada, in pratica quella della prostituzione] » (scuola e ramo femminile dell’istituto) con l’aiuto della marchesa Santa Maddalena di Canossa. La prima sede dell’opera è a S. Vio,112 non lontano dalla scuola maschile.
1809-1810
P. Antonio, svolgendo volontariato pastorale presso l’ospedale degli Incurabili, contrasse una forma grave di malattia nervosa delle “convulsioni” di cui soffrirà per tutta la vita.113 Durante questi due anni è Marco che si occupa delle scuole.
12 maggio 1810
Si trasferisce l’Istituto femminile nell’antico monastero dello Spirito Santo alle Zattere.
10 settembre 1811
Ulteriore trasferimento dell’istituto femminile nella sua sede definitiva nell’antico convento delle Romite o Eremite.
15 aprile 1812
I due fratelli vengono riconosciuti come professori dallo stato (che era il regno d’Italia all’epoca, in realtà una creatura napoleonica) e la loro scuola come pubblica a tutti gli effetti.
9 settembre 1812
Il governo del regno chiude la tipografia e la “casa di lavoro” a causa di una nuova legge sulla stampa.
1813
I due fratelli iniziano assieme a produrre dei manuali, libri di testo e altre opere per la scuola.
17 aprile 1813
Morte di Apollonia Cavanis, sorella maggiore dei fondatori.
1813
Istituzione di conferenze bibliche per il clero.
1 luglio 1813
Si istituisce la pratica di un ritiro mensile per gli insegnanti delle scuole “sotto gli auspici di San Vincenzo de Paoli”.114
1814
Piano dell’opera indirizzato a papa Pio VII.
1814-1815
Venezia e il Veneto passano dalla dominazione francese a quella dell’impero austriaco.
12 dicembre 1815 e 23 febbraio 1819
Due visite dell’imperatore d’Austria Francesco I all’Istituto Cavanis provocano molta gioia. D’altra parte si nota l’atteggiamento doppio dell’imperatore che da una parte incoraggia i due fratelli a titolo personale e dall’altra con il suo apparato statale crea loro ogni genere di difficoltà.
1816
Piano dell’opera delle Scuole di Carità indirizzato al governo imperiale.
4 aprile 1817
Il Papa Pio VII dona all’istituto il prezioso palazzo Ca’ Corner della Regina sul Canal Grande per l’Istituto Cavanis femminile ma con la libertà di usufruirne a loro piacimento.115