Titolo: Storia dell’Istituto Cavanis – Congregazione delle Scuole di Carità 1772-2020
Autore: Giuseppe Leonardi, CSCh
Numero di pagine: 3.793
Lingua: ITALIANO
Anno: 2022 (*Aggiornato 2023)
Parole Chiave:
Congregazione Cavanis, educazione cristiana, Marco Cavanis, Antonio Cavanis, Venezia, pedagogia, vocazione, spiritualità, formazione giovanile, missione educativa, carisma, scuola cattolica, storia ecclesiastica, apostolato, congregazione religiosa, povertà educativa, Chiesa cattolica, evangelizzazione, comunità religiosa, tradizione.
Riassunto:
Quest’opera offre un ampio e documentato percorso storico sulla nascita, lo sviluppo e la missione educativa della Congregazione dei Padri Cavanis, fondata dai fratelli Marco e Antonio Cavanis a Venezia nel XIX secolo. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Giuseppe Leonardi ripercorre i momenti chiave dell’espansione della Congregazione in Italia e nel mondo, mettendo in luce la vocazione alla formazione cristiana e civile dei giovani, in particolare dei più poveri. L’autore evidenzia inoltre la spiritualità cavanisiana, fortemente radicata nella pedagogia dell’amore, nell’apostolato educativo e nella fedeltà alla Chiesa. L’opera si conclude con una riflessione aggiornata sulle sfide e prospettive della Congregazione nel contesto contemporaneo
1.8 La causa di beatificazione
La storia della causa di beatificazione dei fondatori dell’Istituto, iniziata nel 1866, non ancora conclusa a tutt’oggi, fu ed è lunga e tormentata per una serie di eventi e di situazioni storiche.
P. Sebastiano Casara, preposito, circa tre anni dopo il felice passaggio del P. Antonio, il 20 gennaio 1861, richiese al patriarca monsignor Angelo Ramazzotti di beatificare i due fratelli Cavanis. La richiesta non ebbe seguito a causa della morte del patriarca lo stesso anno. Il processo avrebbe potuto continuare con il suo successore, ma la cosa fu impedita dalla situazione politica e delle guerre (1859, 1866) e soprattutto della soppressione degli istituti religiosi e dall’incameramento dei loro beni (1866-67). P. Casara ebbe molte cose più urgenti cui provvedere.
Una seconda richiesta di beatificazione di P. Casara alla curia patriarcale di Venezia ebbe luogo il 12 marzo 1877,168quando era patriarca monsignor Giuseppe Luigi Trevisanato, morto però il mese successivo.
Il 21 ottobre 1877, il suo successore monsignor Domenico Agostini169 nominò una commissione informale per redigere una biografia dei fondatori. Sfortunatamente i lavori della commissione si protrassero a lungo senza alcun risultato. La Positio sottintende l’ipotesi interessante per cui il ritardo e l’annullamento dei lavori di commissione fossero attribuibili alla questione rosminiana, di cui si parlerà nella biografia di P. Sebastiano Casara.
Monsignor Agostini, pur stimando come persona P. Casara, abborriva la dottrina e il metodo di Rosmini, che Casara seguiva e professava. Di tutta questa attività di P. Casara in favore della beatificazione dei due fratelli resta una documentazione molto sostanziosa e preziosa che include 81 testimonianze e altri documenti.
Nel 1883 P. Giovanni Chiereghin, incaricato da P. Casara e dai capitoli provinciali, scrisse una breve biografia dei fondatori, I Cavanis e la loro opera, narrazione ai giovani. Ci furono altre due edizioni ampliate di tale biografia sempre con un titolo diverso nel 1902 e nel 1909. Con il passare degli anni e dei decenni, il processo di beatificazione tendeva, infatti, a divenire un processo sui documenti scritti, non sulle testimonianze orali, a causa della morte progressiva dei possibili testimoni.
E giunse il secolo XX. Il 21 ottobre 1918 P. Francesco Saverio Zanon fu incaricato dal preposito P. Augusto Tormene della produzione del libro in due volumi I Servi di Dio P. Anton’Angelo e P. Marcantonio Conti Cavanis. Storia documentata della loro vita, di 1220 pagine, pubblicato nel 1925.
Il libro aveva lo scopo principale di mettere assieme il materiale necessario per la beatificazione dei fondatori. P. Zanon venne incaricato di essere il promotore della causa di beatificazione.
Intanto, il 9 novembre 1918. Cinque giorni appena dopo la fine della prima guerra mondiale (si considera ultimo giorno il 4 novembre 1918, in Italia), il preposito generale P. Augusto Tormene presentò la terza richiesta della Congregazione alla curia diocesana veneziana.
Era patriarca quel sant’uomo del cardinal Pietro La Fontaine. Questi il primo febbraio 1919 firmò il decreto d’introduzione della richiesta di beatificazione a livello diocesano e comunicò il fatto ai padri Cavanis il giorno seguente, festa della Purificazione di Maria. Il procedimento iniziò il 24 febbraio 1918 e si concluse il 10 febbraio 1923, dopo 98 sessioni e con venti testimonianze ammesse ad audizione.
Il 9 gennaio1923 seguì il riconoscimento delle spoglie mortali dei due fratelli; e il 22 giugno 1923 le spoglie furono seppellite in un luogo più evidente e in una situazione più gloriosa, stavolta in una nicchia scavata nel muro settentrionale della chiesa di S. Agnese e più precisamente nella cappella del Crocifisso.
Il 17 aprile 1935 la Sacra Congregazione dei riti approvò con decreto questo procedimento ordinario diocesano di beatificazione. La richiesta assume carattere “storico”, e doveva essere rivista completamente a partire dall’analisi dei documenti piuttosto che basarsi sulle testimonianze. Tutti gli scritti dei fondatori furono inviati a Roma dove restarono negli archivi della Sacra Congregazione fino gli anni Settanta, quando furono rinviati agli archivi della casa madre e generalizia a Venezia.
Nel 1969 monsignor Giovanni Papa, vice-relatore della Sacra Congregazione-sezione storica, orienta il postulatore generale dell’Istituto Cavanis, all’inizio P. Vincenzo Saveri (1969-70) e ben presto P. Aldo Servini (2 ottobre 1970-25 marzo 1979) a preparare la Positio super introductione causae et virtutibus ex officio concinnata.180 La Positio fu pubblicata il 25 marzo 1979.181
La Positio è stata presentata all’Ufficio storico della Congregazione delle Cause dei Santi il 25 marzo 1979 (redatta da P. Servini, relatore P. Agostino Amore O.F.M.). I dodici consultori storici hanno dato la loro Relatio et vota in data 27 febbraio 1980 (voto affermativo per l’introduzione della Causa). Il Decreto (in realtà i due decreti) per l’introduzione della Causa furono firmati da Papa Giovanni Paolo II il 4 dicembre 1980.
L’Informatio sulle virtù, redatta da P. Servini e firmata da P. Bernardino da Siena O.F.M. Capp., avvocato, è stata presentata il 25 marzo 1982. I Consultori teologi danno il loro voto affermativo sulla virtù praticate in grado eroico nella RELATIO ET VOTA (anche qui due Relazioni e voto) in data 21 marzo 1985. La Congregazione ordinaria dei Cardinali e Vescovi, essendo ponente il cardinal Mario Luigi Ciappi, è stata tenuta in data 1 ottobre 1985.
Il loro voto è stato affermativo sull’eroicità delle virtù praticate dall’uno e dall’altro dei fondatori. Infine il Papa Giovanni Paolo II, in data 16 novembre dello stesso anno 1985, firmava i due decreti sulle virtù eroiche dei due Servi di Dio, essendo prefetto della Congregazione delle cause dei Santi il cardinale Pietro Palazzini. Da quel giorno il loro titolo è “Venerabili Servi di Dio Antonio Angelo e Marco Antonio Cavanis”.
Si giunge finalmente al Decreto della Congregazione per le cause dei santi sull’eroismo dei padri Antonio e Marco Cavanis, che è pubblicato il 16 novembre 1985.
Un’altra questione è il processo de miro, cioè sul miracolo. Purtroppo il 25 settembre 2008 «la commissione medica, a Roma, non ha ritenuto sufficienti gli elementi di giudizio presentati circa il ‘presunto miracolo’ della guarigione di P. Luciano Bisquola.»